Mi trovo coinvolta in una girandola vorticosa. Per la serie "fermate il mondo, voglio scendere!" Mille corsi da seguire all'università, gli esami da preparare, la tesi da impostare in due maniere differenti da presentare a due rispettivi prof, e in più il lavoro con UTV e quello di assistente di produzione alla Intelfilm, che, tra la rassegna stampa di un film e l'organizzazione del budget di un altro, non mi lascia nemmeno il tempo di respirare. Sono felice, certo, perchè finalmente vedo i tasselli della mia vita andare a incastrarsi l'un l'altro con calcolata e altrettanto naturale facilità, però mi rendo conto che tante cose mi stanno scivolando dalle mani, e la cosa mi spaventa. Avevo sempre ripromesso a me stessa di non diventare mai una persona dedita solo al lavoro, altrimenti avrei perso la gioia per le cose più semplici, ed invece è proprio quello che mi sta succedendo. Delle volte sento il fortissimo bisogno di staccare e farmi un weekend fuori, ma il tempo ultimamente non me lo permette molto, visto che ogni fine settimana diventa nuvoloso. Penso proprio che, a costo di prendere un po' di freddo, la prossima settimana prenoterò un paio di giorni in un agriturismo e ci trascinerò il mio fidanzato (per i capelli, se necessario). Sto lasciando scivolare via anche molti rapporti, ultimamente non chiamo più nessuno, e se da un parte mi dispiace, dall'altra so che alla fine se qualche impegno basta a bloccare un'amicizia, allora significa che non era poi così importante. Tra l'altro non è solo compito mio fare telefonate, e non avendone ricevute, giungo alla conclusione che anche l'altra persona la pensa come me, e il che è fantastico, perchè così siamo tutti d'accordo. Sinceramente fino a poco tempo fa mi sarei disperata per una situazione del genere, ma quella era la vecchia Steph, quella nuova invece, dall'inizio dell'anno, ha imparato a vivere la sua vita anche da sola, e sta bene così. E' vero che, come diceva C. J. McCandless, "la felicità è reale solo quando condivisa", ma io a questa splendida citazione aggiungerei una postilla. La felicità è reale solo quando condivisa con le persone giuste, altrimenti rischi addirittura di vedertela rovinata, e non gustartela abbastanza. Intanto mi sono appena iniettata la mia piccola dose di felicità giornaliera, e questa non ho proprio bisogno di condividerla: ho appena prenotato i biglietti per Londra e chiamato il residence per l'appuntamento, il che significa che tra qualche settimana sarò lì a scegliere la mia futura casa. Manco da Londra da un po', e sinceramente mi manca. Ho sempre amato quella città, e se all'inizio la vedevo sempre offuscata dall'ombra di New York, dopo il viaggio di febbraio l'ho nettamente rivalutata e me ne sono reinnamorata. Tra l'altro una delle mie più care amiche praticamente ormai vive lì, quindi che ci potrebbe essere di meglio?